FAQ

Il materiale refrattario della stufa ad accumulo viene riscaldato dal calore prodotto dalla legna mediante un particolare giro di fumi caldi, proporzionati al volume della stufa e alla lunghezza della canna fumaria. Tali fumi sprigionati dalla combustione non vengono immessi immediatamente nella canna fumaria, ma effettuano il più lungo percorso possibile prima di essere espulsi dalla stufa. In base al modello di stufa ad accumulo, i fumi possono effettuare un percorso che può raggiungere anche i 4 metri all’interno della stufa, così da permettere alla pietra di catturare il calore e disperderne il meno possibile nella canna fumaria.

Sono stufe ad accumulo rivestite in pietra ollare che producono calore, diffuso nell’ambiente per irraggiamento, bruciando legna o biomasse legnose.
Il calore si propaga sotto forma di raggi infrarossi consentendo alle persone presenti all’interno della casa di percepirlo in maniera costante e duratura. Questo sistema è molto salutare perché evita la circolazione di polveri, risultando scelta ottimale per chi soffre di problemi alle vie respiratorie o di allergie.

La scelta del rivestimento di una stufa ha un ruolo molto importante come garanzia di risparmio energetico che nel tempo ci porterà a ripagare gli investimenti fatti. La generazione di calore e la lunga propagazione con l’utilizzo di una stufa in pietra ollare consente di utilizzare molto meno combustibile rispetto alle altre tipologie di stufa.
Ecco un esempio: una stufa ad accumulo in pietra ollare, come il modello Joya da 1500 Kg, riscalda un ambiente di circa 80 mq per 24 ore con 15/18* kg di legna al giorno suddivise in due cariche da 7,5/9 kg. Le cariche di legna possono essere consecutive oppure a distanza di 12 ore una dall’altra.

Per avere la migliore resa e limitare la manutenzione della stufa occorre bruciare legna secca con percentuale di umidità tra il 15% e il 20%. La legna non essiccata correttamente possiede percentuali di umidità molto alte e provoca la formazione di fuliggine.
La legna è pronta per essere bruciata dopo circa 18/24 mesi di essicatura (36 per la rovere). L’essicazione naturale si raggiunge lasciando la catasta di legna all’aperto, con un riparo per proteggerla da eventuali precipitazioni. È importante anche consentire un corretto arieggiamento, mantenendo la catasta sollevata da terra, ad esempio, con un bancale.
Nelle stufe ad accumulo in pietra ollare si possono bruciare tutti i tipi di legna, ma tra i migliori e consigliati troviamo il faggio, anche se si possono utilizzare anche bancali non trattati e gli scarti di falegnameria.
Si sconsigliano invece legni resinosi, come pino e abete, perché sporcano notevolmente la canna fumaria.
Per garantire sempre il miglior funzionamento della stufa, prima di acquistare la legna è importante valutare la lunghezza della camera di combustione della vostra stufa.

Per vivere al meglio l’ambiente domestico, diversamente da quel che si crede, non è necessario aumentare le temperatura di molti gradi ma è molto più importante aumentare il comfort termico. Quando il corpo umano è in uno stato di soddisfazione nei confronti dell’ambiente e non prova sensazione di freddo o caldo si ritrova in benessere termico. Questa condizione ottimale si verifica solo se i parametri ambientali temperatura, umidità relativa e velocità dell’aria sono opportunamente graduati.

Il calore per irraggiamento è ceduto in modo naturale dal corpo caldo al corpo freddo attraverso i raggi infrarossi.
Le mura, il pavimento, il soffitto e gli oggetti presenti nella stanza si scaldano e cedono a loro volta calore, distribuito in modo uniforme tra soffitto e pavimento. Con l’irraggiamento il calore è più sano poiché lo spostamento di polveri è minimo.
La trasmissione per irraggiamento la troviamo nel sole, nel riscaldamento a pavimento, nei prodotti in ghisa e nella pietra ollare.
La pietra ollare abbina al vantaggio dell’irraggiamento anche il vantaggio dell’accumulo.

Il calore per convezione scalda l’aria facendola passare tra superfici calde.
L’aria calda è leggera e tende ad accumularsi nella parte alta del soffitto, creando grande differenza di temperatura tra il soffitto e il pavimento, non garantendo comfort termico.

Il calore per irraggiamento è il migliore per il comfort in casa, ma non dobbiamo condannare il calore per convezione, che in alcune case permette qualche soluzione in più, come ad esempio la possibilità di muovere l’aria per raggiungere ambienti più lontani.
Una stufa con il rivestimento in pietra ollare abbina il riscaldamento per irraggiamento e l’accumulo alla possibilità di scaldare ad esempio il piano superiore della casa molto velocemente.